venerdì 23 agosto 2024

ROBY BAGGIO: LA MAGIA DEL CALCIO

 

 ROBY BAGGIO......

 

Roberto Baggio è un ex calciatore italiano, di ruolo attaccante o centrocampista, vicecampione del mondo con la nazionale italiana nel 1994. 

Nascita: 18 febbraio 1967 (età 57 anni), Vicenza

Figli: Valentina BaggioLeonardo BaggioMattia Baggio

Coniuge: Andreina Fabbi (s. 1989)

Fratelli e sorelle: Eddy BaggioWalter BaggioAnna Maria BaggioNadia BaggioCarla BaggioGiorgio BaggioGianna Baggio

Fine carriera: 2004

Genitori: Fiorindo BaggioMatilde Rizzotto

Soprannominato Raffaello da Gianni Agnelli per l'eleganza dello stile di gioco e colloquialmente noto come Divin Codino per la caratteristica acconciatura, è ritenuto uno dei migliori giocatori nella storia del calcio. Occupa la 16ª posizione (primo italiano) nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata dalla rivista World Soccer nel 1999 La FIFA lo ha inoltre piazzato all'ottavo posto nella classifica dei migliori numeri dieci della storia del calcio mentre nel marzo del 2004, Pelé lo ha inserito nella FIFA 100, la lista dei 125 migliori calciatori viventi, redatta in occasione del Centenario della FIFA. Oltre a ciò, è stato introdotto nella Hall of Fame del calcio italiano nel 2011 e nella Walk of Fame dello sport italiano nel 2015.  A livello individuale ha conseguito inoltre il FIFA World Player e il pallone d’oro nel 1993 e l'edizione inaugurale del Golden Foot nel 2003.

Con le squadre di club ha conquistato due scudetti (1994-1995 e 1995-1996), una Coppa Italia (1994-1995) e una Coppa UEFA (1992-1993). In nazionale ha preso parte a tre campionati del mondo (Italia 1990Stati Uniti 1994 e Francia 1998), sfiorando la vittoria dell'edizione 1994: dopo avere trascinato l'Italia in finale con cinque gol decisivi, fu uno dei tre azzurri a sbagliare il proprio tiro di rigore nella partita conclusiva del torneo persa contro il Brasile.

Pur non avendo mai vinto la classifica dei marcatori, è il settimo realizzatore del campionato di Serie A con 205 gol. Prolifico anche in nazionale, con 27 reti in 56 partite, è quarto tra i migliori realizzatori in maglia azzurra, a pari merito con Alessandro Del Piero; inoltre, con nove gol realizzati, è il miglior marcatore italiano nel campionato del mondo (a pari merito con Paolo Rossi e Christian Vieri), nonché l'unico ad avere segnato in tre diverse edizioni del torneo.

È il sesto degli otto figli di Florindo Baggio (1931-2020) e Matilde Rizzotto; tra questi vi è Eddy (1974), anche lui ex calciatore pur senza avere raggiunto i livelli del più noto fratello maggiore, con una carriera trascorsa prettamente nelle serie minori italiane. Il padre, appassionato di calcio e di ciclismo, lo chiamò Roberto in onore di Boninsegna.

Avvicinatosi al calcio fin da piccolo, il suo idolo era Zico. A due mesi dalla fine degli studi decide di andare in ritiro con il L.R. Vicenza e per questo non consegue il diploma. Dalla sua unione con Andreina, sposata nel 1989, sono nati tre figli.

Dapprima cattolico, si è in seguito avvicinato al buddhismo, aderendo al ramo giapponese della Soka Gakkai dal 1º gennaio 1988. In seguito ha aperto un centro della Soka Gakkai in un locale di sua proprietà e una sala di riunione a Thiene; nell'ottobre 2014 ha inoltre inaugurato a Corsico il più grande centro culturale buddista d'Europa. In virtù di questa fede, ogni qual volta durante la carriera calcistica si è ritrovato a capitanare una squadra, era solito indossare una fascia personalizzata con i Ambasciatore FAO, ha preso parte a numerose iniziative benefiche.

Il 9 novembre 2010 gli è stato assegnato il Peace Summit Award 2010, riconoscimento assegnato annualmente da una commissione composta dai Premi Nobel per la pace alla personalità più impegnata verso i più bisognosi, per «il suo impegno forte e costante alla pace nel mondo e le relative attività internazionali».

È proprietario di un'azienda agricola in Argentina e dal novembre 1991 al settembre 2012 ha gestito un negozio di articoli sportivi a Thiene, chiamato Roberto Baggio Sport, chiuso per la crisi economica.

Nel dicembre 1994, con un guadagno annuo di circa 8,6 miliardi di lire (5,3 di contratto e 3,3 di entrate pubblicitarie), fu il primo calciatore a entrare tra i quaranta sportivi più pagati del mondo secondo Forbes.

Nel febbraio 1997 fu convocato come testimone dalla Guardia di Finanza a seguito di una truffa internazionale ai suoi danni, e nella quale perse circa 7 miliardi, in un investimento su una miniera in Perù gestita da una banca caraibica e da promotori italiani.

Ha scritto un'autobiografia, pubblicata nel 2001, col titolo Una porta nel cielo, nella quale ripercorre la carriera, il rapporto con la fede buddhista, e approfondisce i complicati rapporti avuti con alcuni allenatori (Arrigo SacchiRenzo Ulivieri e Marcello Lippi), spendendo parole di elogio per altri (Giovanni TrapattoniLuigi SimoniLuigi MaifrediÓscar Tabárez e Carlo Mazzone).

Molto popolare sia in Italia che all'estero, Baggio è stato protagonista di diversi spot pubblicitari: si ricordano in particolare quelli del 2000 per Wind del 2001 per Johnnie Walker entrambi incentrati sul tiro di rigore fallito nella finale del campionato del mondo  1994.

Gli sono state dedicate poesie, canzoni e opere teatrali, inoltre parte della sua vita viene raccontata nel film Il Divin Codino del 2021.

 È possibile trovare riferimenti alla sua figura anche in fumetti cartoni animati;[  in quest'ultimo caso, è stato omaggiato in episodi di Che campioni Holly e Benji!!! e Sailor Moon. È stato inoltre oggetto di imitazioni satiriche.

 

CARATTERISTICHE TECNICHE

Riconosciuto fin da giovane come «fuoriclasse Baggio era un fantasista in grado di ricoprire più ruoli: ha giocato prevalentemente da seconda punta o trequartista, ma è stato talvolta schierato come prima punta (nel 4-3-3), come centravanti di manovra (nel 4-4-2) o come attaccante esterno (nel 4-3-3 e nel 3-4-3) .

Michel Platini, di cui Baggio raccolse l'eredità alla Juventus, lo descrisse come un «nove e mezzo» poiché lo considerava a metà strada tra un attaccante e un rifinitore caratteristica che non di rado rese difficoltosa la sua collocazione tattica.

Eccelso dal punto di vista tecnico, in particolar modo nel tocco di palla e nella precisione d'esecuzione, fu paragonato in tal senso a diversi numeri dieci del passato: il giornalista Gianni Brera propose spesso il confronto con Giuseppe Meazza, mentre Giovanni Trapattoni accostò il suo stile di gioco a quello di Zico, riscontrando inoltre affinità tecniche con il sopracitato Platini e con Juan Alberto Schiaffino.

Era capace di impostare la manovra di gioco e di fornire assist ai compagni grazie alla sua visione di gioco e alla sua abilità nel fraseggio Era inoltre rapido sia nello smarcarsi che nell'esecuzione dei tiri possedeva infatti un tiro preciso e un innato fiuto del gol, doti che gli permisero di contribuire molto anche in fase realizzativa durante la carriera, peraltro condizionata da vari e gravi infortuni.

In grado di calciare con entrambi i piedi, era più incline a usare il destro, ma si avvaleva spesso del sinistro per iniziare il dribbling di cui era uno specialista. Era un calciatore agile, elegante e veloce, dalla fantasia e dalla qualità tecnica brillante, insolita per il calcio italiano, abituato a essere più fisico, tattico e meno tecnico; lo stesso Baggio ha affermato di non avere ricevuto alcun insegnamento tattico da giovane, muovendosi in campo secondo il proprio istinto

Abile esecutore di calci piazzati (al punto da ispirare futuri specialisti come Andrea Pirlo), in Serie A è secondo solo a Francesco Totti per numero di reti segnate su rigore (68 su 83 è invece 4º, a pari merito con Totti, per quanto riguarda i gol realizzati su punizione, con 21 centri, dietro Siniša Mihajlović (28), Pirlo (27) e Alessandro Del Piero (22).

Calciatore dal carattere controverso, anche in ragione di ciò ha diviso a metà la critica tra ammiratori e oppositori. Sul campo gli è stata contestata una scarsa attitudine alla fase difensiva e la tendenza a comportarsi più da gregario che da leader sebbene con le maglie di Juventus e Bresci si fosse conquistato questo ruolo. Fuori dal campo è introverso e mite.

 

PALMARES

Competizioni nazionali

Juventus: 1994-1995

Milan: 1995-1996

Juventus: 1994-1995

Competizioni internazionali

Juventus: 1992-1993

Individuale

1985

1990

1990-1991 (9 gol)

1993

1993

1993

1993

Stati Uniti 1994

Stati Uniti 1994

1994

1995

2001

2001

Calciatore più amato dai tifosi: 2002

2002

2003

2004

2011

2015

2020

 

CHRISTIAN GENCO

23/08/2024

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